C’é l’impellente necessità di ritrovare una direzione, una dimensione umana nel progetto architettonico, una riscoperta d’identità.
Al bando l’architettura dalle superdimensioni o quella spettacolare appariscente impressionante inutilmente costosa autocelebrante, o anonima insignificante, fatta per la speculazione e non per la vita dell’uomo, producente ambienti urbani degradati non rispettosi della natura o fuori dalla dimensione umana.
Questa architettura dovrà essere rifiutata dall’uomo stesso, perché lui avrà preso coscienza che la dimensione di riferimento è lui nella natura.
Non “Decostruire” ma “Ricostruire”
Non il caos ma “l’ Ordine Disordinato e Decorato della Natura”
Sezessionstil -1898 -
“Ver Sacrum 21°” un nuovo senso estetico, una rinnovata integrazione delle arti per uno spazio a dimensione umana, fatto per le necessità degli uomini e per i loro sentimenti non per le loro vanità, e che non prescinda dalle origini.
Coscienza di vivere sulla terra, no in un altro mondo, l’uomo è della terra.
Dalla grotta al grattacielo si è perso l’uomo. Il fine attuale è la speculazione economica non più la necessità architettonica.
Gli architetti, gli ingegneri e le Accademie di Belle Arti, dovranno ricostituire questo nuovo (storico) modo di progettare per l’uomo, dove l’architettura dovrà essere: funzione, tecnologia, ornamento e sentimento.
Anche il più piccolo progetto fino alla grande opera sia nel privato che nel pubblico dovrà contenere il segno delle tre competenze, delle tre figure. In questo modo si potrà formare un nuovo senso estetico di base per modificare, come valore condiviso, l’ambiente costruito, la nuova architettura, da cui deriverà una migliore qualità della vita.
Una rinata integrazione dell’architettura con le arti figurative e la tecnologia, una fusione delle arti, permetterà inoltre uno sbocco concreto alla formazione di giovani delle Accademie di Belle Arti.
Le arti figurative riprenderanno nell’architettura il ruolo perso e cancellato alla fine dimenticato durante il periodo razionalista e postmoderno.
Questa è una proposta che si dovrebbe coagulare tra gli Ordini degli Architetti ed Ingegneri e le Accademie di Belle Arti.
Giuseppe Gentili
30 dicembre 2013