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24. La Via Francigena


Qualche sera fa un giornalista RAI, senza commenti ulteriori, disse che si stava restaurando un tratto della via Francigena in Toscana, via che da Canterbury Inghilterra porta a Roma senza dare un minimo di spiegazione. Perché il giornalista la chiama Francigena? Il giornalista ha citato la descrizione dell’Arcivescovo Sigerico, recatosi a Roma nell’anno 990 per ricevere dalle mani del Papa il Pallio Vescovile. L’arcivescovo descrive il suo viaggio di ritorno a Canterbury dettagliando le 79 tappe compiute, ma non chiama il percorso via Francigena. Nei secoli successivi questa via verrà genericamente identificata e chiamata Francigena: perché?

Si poteva chiamare allora Romana o Romea non certo Francigena solo perché, si dice, attraversi la Francia dall’Inghilterra per venire a Roma. Non ho trovato da nessuna parte il perché la via Francigena si chiami così con una spiegazione più concreta più logica, coerente, ogni toponimo ha un’ origine definita, questo no.

Non riesco a capire perché la via Francigena o Francisca si chiami così pur portando a Roma come tutte le citazioni sostengono. La via Romea è cosiddetta perché usata dai pellegrini per andare a Roma. Perché la via Francigena che porta a Roma si chiama Francigena? Taluni dicono perché viene dalla Francia, anzi a volte la spiegazione più insistente è: perché questa via porta in Francia. Definizione molto superficiale e generica. Perché allora non c’è una via che si chiami Svizzera pur venendo dalla Svizzera o che porti in Svizzera, oppure una via che si chiami Germanica pur venendo dalla Germania o che porti in Germania, oppure Austria, ecc.

La spiegazione più accettata è che si chiama Francigena perché dall’Italia porta in Francia: Non si spiega perché allora non c’è una via in Svizzera che porta in Francia che si chiami Francigena, che dall’ Austria porti in Francia con questo nome, oppure dalla Germania, anzi dovrebbe essere così anche per tutti gli altri paesi del nord Europa.

Poi intorno a questa antichissima via sono state chiamate Francigene una infinità di altre strade che portano da tutte le parti che si intersecano una con l’altra generando un reticolo rilevante dove distinguere l’originale via Franchigena diventa opinabile. La troviamo nella Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, poi verso l’ Abruzzo e Molise e poi in Puglia. Ogni regione ha un reticolo di Francigene, cosa abbastanza ridicola. La via viene descritta con precisione si puntualizza il tracciato il paesaggio i Monasteri le Abbazie ecc, Turisticamente serve, non è che sia un male! Ma nessuno spiega perché si chiami Francigena.

Da una breve ricerca risulta che la Via Francigena viene nominata per la prima volta in “un antico documento storico dell'876 conservato nell'Abbazia di S. Salvatore del Monte Amiata. In questo testo si cita la strada nel suo passaggio nella zona della Val D'Orcia, nella valle ove ora transita la via Cassia nel tratto sotto Radicofani, dalle parti della Posta di Ricorsi”. Cita il testo latino: "… per fossatu descendente usque in via Francisca". “I monaci del monastero con questo atto danno in affitto a tal Gisalprando un podere che ha come confine un fossato che scende fino alla Via Francigena”. Ora se la via Francigena è così chiamata perché porta in Francia come tutti dicono, in questo periodo storico la Francia che conosciamo non c’era, quelle zone si chiamavano ancora e per molto tempo dopo Gallie, o Gallia. Allora perché la strada si chiamava nell’876 comunque Francisca? In quale Francia si andava per questa strada? Non è per caso che portava alla “Francia Antiqua” presente nel Piceno dalla caduta dell’Impero Romano fino agli ultimi anni del basso medioevo. La spiegazione è chiara e tutto torna nelle ipotesi dell’arch. Medardo Arduino nel libro “Francos” sulla Francia Antiqua nel Piceno e una Francia Nova nell’attuale nazione. Qui troviamo riscontro e conferma etimologica.

16 settembre 2015

Giuseppe Gentili