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Commenti e Saggi


38. Non amo la natura perché la natura non ama me


(Queste sono mie riflessioni, non sono idee fisse ma sono concetti in evoluzione. I matti hanno le idee fisse, gli uomini, per fortuna, incoerenti, crescono evolvendo le proprie idee, dubito molto della coerenza)

Il significato corrente del vocabolo natura, specialmente tra gli ecologisti è riferito in senso olistico a tutta la terra con i suoi abitanti umani, animali, vegetali e tutte le altre cose come rocce acqua vento ecc.ecc con vita e senza vita.

L'uomo non è creato per vivere in questo mondo, lui è un estraneo, la sua conformazione fisica ne è la prova: basta un nonnulla per essere ferito, straziato, annullato, distrutto. Non solo l'uomo non è fatto per questo mondo ma anche gli altri esseri viventi: animali e piante. La cultura contemporanea vede la natura con una concezione animistica di tipo francescano, e quindi pensa che le azioni dell'uomo possano condizionare gli eventi naturali, tanto è che frasi come " la natura si ribella" e simili, fanno parte del linguaggio e della cultura corrente.

Se gli esseri viventi fossero fatti per la cosiddetta "casa comune" cioè la natura, questa eviterebbe di distruggere chi vi abita, ma siccome la vita in genere è cosa intrusa nella terra, questa quando vuole distrugge ed elimina qualunque forma di vita, senza alcuna remora o attenzione. Basta vedere i terremoti, frane, manifestazioni atmosferiche, tsunami, valanghe ecc, tutta roba che prescinde dall'uomo.

"L'uomo distrugge i boschi, non avremo più lo stesso paesaggio, ci saranno problemi, cosa lasceremo ai nostri figli.. ecc" Questi sono i discorsi dei buoni ecologi ed animisti che concepiscono il tempo dell'uomo alla stessa maniera del tempo della natura. Errore per noi 80 anni sono la vita intera, per la terra inanimata è solo un attimo, la terra inanimata ricostruirà il proprio paesaggio con o senza la vegetazione, quando vorrà e senza condizionamenti dovuti alla presenza della vita umana.

Il concetto animistico di alcune categorie di persone porta a dare un'anima alla natura inanimata, come se pensasse, si offendesse e potesse vendicarsi. Quanti cosiddetti intellettuali ben pensanti credono che la natura si ribelli alle malefatte dell'uomo.

Quindi perché debbo amare la natura, la amo, la custodisco e presto attenzione, la rispetto, mi piace pure, ma non ho atteggiamenti da idolatria, la natura è al solo scopo e fine della mia sopravvivenza, e ne uso i prodotti a seconda della mia necessità. Cinismo? Incoscienza? no, è semplicemente vita.

Gli animali e le piante privi di intelletto evoluto e benpensante come lo intendiamo per l'umano, non si pongono alcun problema e mi dispiace per la loro fragilità poiché non hanno possibilità di opporsi come fa l'uomo almeno qualche volta. Loro non possono opporsi mai e ne subiscono le conseguenze segna lagna.

L'uomo illuminista credendo di essere Dio ( pur non credendo ad esso ) si pone il problema del rispetto maniacale della natura, perché nella sua piccolezza e direi razzismo se il termine si potesse usare per la natura, pensa di poterla condizionare, modificare in male o in bene, potrebbe distruggerla: potenza dell'ideologia e dell'ignoranza della propria condizione.

Rispettiamo la natura e facciamone un uso corretto ai fini della nostra vita e al fine delle piante e degli animali, non perché potremmo distruggerla ma perché ci serve tenendo presente che La natura quando vuole ne frega altamente di qualunque essere vivente e lo elimina. Quante nature ci sono nell'universo, infinite, e qualcuno pensa di poterle condizionare?

Per anni c'è stata la lagna del buco dell'ozono, ora non sene parla più da anni. Si è chiuso? è sparito? C'era anche 5.000 anni fa? oppure no!!!!

Uomo stai attento a te perché la natura non ti è per niente amica e se ci vivi a più stretto contatto notte e giorno, allora te ne accorgi.

Come architetto contadino individuo nell'architettura per prima cosa una difesa verso le manifestazioni della natura al fine della propria sopravvivenza. Poi l'architettura è tutto il resto. L'architettura è la materializzazione del tentativo dell'uomo di ottimizzare la possibilità di vita in contrapposizione o mediazione alle caratteristiche morfologiche e climatologiche della terra, le cui manifestazioni in alcuni casi violente, potrebbero distruggerlo, come avviene in molti casi.

Nel paradiso terrestre non c'era necessità di difesa alcuna: l'uomo e la natura erano una cosa sola.

Ma il Paradiso Terrestre c'è mai stato? Cosa dicono gli ecologisti?

Sarnano 2014


Arch. Giuseppe Gentili