Indice

Commenti e Saggi


62. Architettura: il cappotto termico esterno


La parola gratis, eccita le menti umane e spinge il popolo a realizzare il cappotto termico per la propria casa. I professionisti sono entusiasti e proponenti perché fa crescere consistentemente la parcella senza troppo impegno conseguente. La casa incappottata risulta isolatissima. Allora perché no al cappotto termico. Non ho mai usato simili isolamenti, e non li userò mai. I professionisti che li propongono, utilizzando le leggi sceme in merito, volute dagli “s’verdi” e “gretini”, non dicono ai proprietari chi manterrà in futuro l’aspetto estetico esterno della casa, chi pagherà il restauro delle pareti. Il vero isolamento termico e traspirante è quello fatto con laterizi alveolari di spessore, cioè il muro portante o di tamponatura deve essere spesso 50-60 cm realizzato con laterizi in modo da costituire un volano termico che mantiene la temperatura e lascia la traspirazione. Il vecchio forno a legna non aveva isolamento ma soltanto massa che una volta riscaldata rilasciava calore senza bisogno della fonte di energia. I materiali dei cappotti isolanti per la maggior parte sono realizzati in polistirolo e polistirene, perché costano poco, lana di roccia o vetro costano di più con pericoli per la respirazione. Non parliamo di derivati del legno o sughero che si tarlano pure.

Questi sono alcuni problemi riscontrati su edifici dove sono stati applicati i cappotti isolanti esterni: 1) in caso di terremoto impossibilità di vedere le lesioni nel suo insieme; 2) i materiali sono infiammabili; 3) un’impresa che bruciava in cantiere carta e legno di scarto a distanza di qualche metro dalla casa con cappotto ha visto la parete deformata a causa del calore, hanno dovuto sostituire la parte del cappotto; 4) alcuni uccelli, specialmente il picchio, hanno fatto il nido nel cappotto aprendosi la via con facilità; 5) in uno degli ultimi violenti temporali estivi con grandine, alcune pareti di una casa sono risultate mitragliate dalla grandine; 6) muffe e condense all'interno della casa per mancanza di traspirabilità, visto che con gli attuali infissi non passa neanche un atomo; 7) si costruisce la casa con materiali meccanicamente molto resistenti, poi all'esterno si realizza un fragile intonaco applicato sul cappotto, senza capacità meccaniche per resistere agli urti; 8) le pareti incappottate di una scuola sono state abbozzate dai colpi del pallone, a causa di bambini che stavano giocando; 9) alcune case storiche con pareti in pietra faccia vista, sono state incappottate e intonacate su consiglio di progettisti svelti. Prima si demoliva l’intonaco duro per mettere in evidenza la pietra, ora si copre la pietra con un intonaco che viene demolito dal becco degli uccelli: grazie professionisti svelti! 10) il cappotto oltretutto azzera una cultura storico-architettonica, specialmente rurale e dei piccoli centri, con il silenzio degli acculturati, che di solito inveiscono contro le minime manomissioni delle architetture storiche; 11) alcuni professionisti impongono il cappotto dicendo che questo è obbligatorio, altrimenti niente finanziamento, falso, i miei progetti sono sempre stati finanziati senza alcun cappotto.

I proprietari di case dovrebbero ribellarsi al cappotto termico, in futuro il restauro delle pareti esterne della casa, non sarà più gratis, ma sarà a spese loro. Però in questo caso il cappotto è gratis, di solito bisogna comprarlo all'inizio dell’inverno.

Arch. Giuseppe Gentili, 20/10/2022